O&P-COVER-rVerso la fine degli anni ’40 il Governo Italiano varò un programma di alfabetizzazione e di diffusione della cultura, che comprendeva tra l’altro la creazione delle Scuole Popolari per lavoratori e dei Centri di lettura e di informazione, particolari biblioteche distribuite in varie città. Lo scopo era di “[…] far rinascere per il libro quell’amore e quell’amicizia che anche nelle zone di media cultura sono venute affievolendosi, sopraffatti da certa stampa nella quale figure, immagini, disegni commentati da brevi e sgangherate scritture, fanno perdere la consuetudine di sapersi muovere lungo il filo delle pagine con pazienza, attenzione e profitto, di tenere, insomma, un libro in mano…”

I Centri di lettura potevano contare su un fondo creato appositamente, un’antologia di libri, molti dei quali furono stampati dall’Istituto Poligrafico dello Stato in edizioni economiche che portavano la dicitura “Questo libro è distribuito gratuitamente ai Centri di lettura e di informazione, a cura del Ministero della Pubblica Istruzione – Servizio Centrale per l’Educazione Popolare”. Si trattava di grandi classici, italiani e stranieri.

Jane Austen entrò nel fondo ministeriale proprio con Orgoglio e Prevenzione (che diventerà in seguito e per sempre Orgoglio e Pregiudizio). L’edizione del 1959 era preceduta da un’introduzione inedita di Giulio Caprin, a cui si deve la prima traduzione dell’opera. Possono suonare strani i nomi italianizzati (Elisabetta, Giovanna eccetera), ma quella era l’usanza degli anni ’30, nei quali non ci si stupiva a sentir chiamare “casimiro” il cashmere.

Da allora l’Italia non ha mai smesso di leggere e rileggere questo strano romanzo di oltre trecento pagine dove nessuno muore – al massimo qualcuno si fa un po’ male o si ammala di raffreddore ma guarisce rapidamente. D’altra parte, come sottolinea il traduttore, quel romanzo era stato scritto da una ragazza poco più che ventenne “per passatempo suo e per leggerlo in famiglia, come avrebbe ricamata una borsetta o dipinto un paravento”.

Così, dopo tanti anni e tante edizioni, abbiamo pensato di tornare alla prima versione italiana e di offrirla integralmente agli appassionati, riportando fedelmente la grafia originale e conservando l’introduzione di Caprin, che svolge ancora perfettamente il suo ruolo di inquadramento storico-letterario del romanzo, e stimola ad altre letture.

In questo momento il romanzo è in stampa. Tra breve sarà disponibile, in edizione tascabile ma accurata (come si deve a J. A.) e a un prezzo veramente piccolo. A presto!

Lo staff di Xedizioni, 9 maggio 2014

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