Era il 1906, l’Italia era ancora molto giovane e forse per questo piena di energie. Anche quel nuovo secolo sfavillante di luci elettriche, sferragliante di ferrovie e di motori contribuiva a creare ottimismo e fiducia nell’umanità. Prprio in quell’anno, con soli due anni di ritardo rispetto al programma, si era inaugurata una delle più colossali imprese dell’ingegneria di allora: lo scavo del tunnel del Sempione, una doppia galleria ferroviaria di quasi 20 chilometri destinata a rivoluzionare i trasporti tra l’Italia e la Francia. Basti pensare che la strada preesistente, il Valico del Sempione voluto da Napoleone, richiedeva circa nove giorni di attraversamento in diligenza. Ora, con questo tunnel modernissimo, bastavano poche ore di treno per trovarsi in Svizzera.
Con perfetta sincronia, all’inaugurazione del Sempione seguì, dopo pochi mesi, l’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale, avente come tema proprio i trasporti, ed intitolata La scienza, la città e la vita. Cifre da capogiro, sia come numero di visitatori, sia come imponenza di costruzioni, Paesi partecipanti, novità e attrazioni. Le due zone della città dedicate all’Expo furono collegate con una ferrovia elettrica sopraelevata, che da sola attirava migliaia di visitatori e turisti. Malgrado un grosso incendio che distrusse alcuni padiglioni, il successo fu decretato unanimamente da tutti, e per molti anni Milano mantenne le tracce di quella grandiosa manifestazione. Lo stesso Parco Sempione, allora “Piazza d’armi”, deve la sua attuale sistemazione anche all’Expo del 1906.
Nell’area Download abbiamo messo due interessanti estratti dell’Almanacco Italiano degli anni dell’Expo. Sono resoconti di prima mano, cronache e testimonianze di un’altra Expo in un’altra Milano. Con tanti auguri per questa Expo 2015 in questa Milano, che nonostante tutto ancora una volta ce la farà. (Mister X, aprile 2015)
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