Cinque giorni a Milano dopo un anno… in occasione della mostra collettiva “Design Resistente” che celebra i 70 anni della liberazione, interrrogando i designer della comunicazione su come attualizzare il tema. Una call a cui ho risposto con una mia opera grafica
La colombella della pace a cui ho sostituito il ramoscello d’ulivo con il fucile. Per non soccombere anche i simboli di pace devono, a volte, armarsi per resistere e reagire alla prepotenza e alla tirannia che li imprigiona. Nonostante gli anni trascorsi a Milano, non conoscevo la storia di Sesto San Giovanni il suo movimento operaio e il suo forte contributo alla resistenza al regime nazifascista.
Percorrendo le stradine sotto la ferrovia ogni pochi passi c’è una targa o una fabbrica dismessa come la Breda adibita ad ospitare eventi culturali o mostre permanenti.
Così ho trovato lo spazio Mil (Museo dell’Industria e del Lavoro)
ad aprire la mostra c’èra un labotoratio di caratteri mobili organizzato dai ragazzi del cfp bauer Bodoni
Ho trovato una Milano calda e accogliente, ho camminato a lungo e anche pedalato.
Ho rivisto gli amici di sempre, che a Milano ci sono nati o ci sono arrivati e ci si sono legati.
Mi sono emozionata a salire su per le scale del mio vecchio ufficio, entrare di sorpresa e rivedere i miei ex colleghi, sentire l’odore dei libri misto a moquette e caffè.
Torno da Milano, e riporto indietro dolci ritrovi e nuove scoperte legate al design e al mio modo di guardare ciò che mi circonda abbinando fotogrammi e sensazioni, libri, musiche e film…
Enrica
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