Intorno al 1920 la metà delle auto che circolavano nel mondo erano Ford “T”, un unico modello di una azienda fondata apposta. il suo creatore, Henry Ford, era forse in quegli anni l’uomo più ricco del mondo, ma non era molto interessato al denaro. Ford era interessato soprattutto alla sua idea: costruire e vendere un’automobile che potesse essere acquistata da chiunque, compresi gli operai delle sue fabbriche. Ci riuscirà, e venderà milioni di automobili tutte uguali, a prezzi mai visti prima. Questo era il progresso secondo Ford.
Seguendo le vicende della Ford si assiste alla nascita del mondo come lo conosciamo oggi, dominato dal mercato di massa, dalla motorizzazione e dalla mobilità individuale, dalle autostrade e dal turismo automobilistico, e purtroppo anche dalle egemonie dei produttori di petrolio, dall’inquinamento, dal consumo del suolo, dal riscaldamento globale. Sarà questa l’eredità di Ford con cui oggi siamo costretti a fare i conti.
Questo è il primo saggio che pubblichiamo del Consorzio Zero37, lo stesso che ha già curato per noi alcune traduzioni, tra cui Ernest Hemingway e Virginia Woolf, oltre all’autobiografia dello stesso Henry Ford.
Volume di 284 pagine in formato 13×21 cm. Brossura, copertina morbida. Progetto grafico e illustrazione di copertina di Enrica Massidda.
ISBN: 9788898556632